Specializzazione sostegno: perché il 1° giugno 2024 è la data chiave per gli abilitati estero
Il 1° giugno 2024 è la data di riferimento per gli abilitati estero che vogliono accedere ai percorsi di specializzazione sul sostegno in Italia.


Il decreto interministeriale n. 77 del 24 aprile 2025 ha introdotto importanti novità per i docenti che hanno conseguito la specializzazione sul sostegno all’estero. Con l’avvio dei nuovi percorsi di formazione a cura di INDIRE e delle Università, viene data una possibilità concreta anche a chi si è visto rigettare il riconoscimento del proprio titolo o è in attesa di una risposta. Tuttavia, la data del 1° giugno 2024 assume un valore determinante per definire chi può accedere ai corsi e a quali condizioni. È su quella scadenza che si gioca la possibilità, per molti aspiranti insegnanti, di rientrare nel sistema di formazione italiano.
Chi può accedere ai percorsi INDIRE sul sostegno
Secondo l’articolo 4 del decreto n. 77/2025, possono partecipare ai percorsi coloro che hanno frequentato all’estero un corso sul sostegno, con almeno 1500 ore o 60 CFU, presso un’università legalmente riconosciuta nell’Unione Europea. È inoltre necessario aver presentato la domanda di riconoscimento del titolo entro una certa data, e che alla data del 1° giugno 2024 siano già trascorsi i termini previsti per la risposta dell’amministrazione oppure sia in corso un contenzioso per mancata risposta.
Il significato operativo del 1° giugno 2024
La data del 1° giugno non indica semplicemente il termine entro cui presentare la domanda, ma rappresenta il momento a partire dal quale devono essere già decorsi i 120 giorni previsti per la risposta amministrativa. In altre parole, la richiesta doveva essere stata presentata entro il 2 febbraio 2024. Solo in questo caso è possibile considerare la procedura conclusa (anche senza risposta) o in fase di contenzioso, e quindi accedere ai nuovi percorsi di specializzazione.
Obbligo di rinuncia al riconoscimento estero
Per accedere ai percorsi formativi in Italia è necessario ritirare ogni istanza di riconoscimento del titolo estero, anche se pendente o in fase di ricorso. Il ritiro può essere effettuato tramite la piattaforma “Riconoscimento professione Docente” per le domande digitali, oppure tramite PEC per quelle presentate in forma cartacea. Le modalità operative saranno definite da un apposito avviso ministeriale.
Cosa succede in caso di rigetto del titolo estero di sostegno?
Il decreto 77/2025 consente l’accesso ai percorsi INDIRE anche a chi ha ricevuto un rigetto della domanda dopo il 1° giugno 2024, a condizione che alla stessa data fossero già trascorsi i 120 giorni dalla presentazione. Rientrano in questa casistica, ad esempio, coloro che hanno inviato la domanda nel 2021 ma hanno ricevuto risposta negativa solo nel 2024. Sono invece esclusi, almeno per ora, i candidati il cui diniego sia stato notificato prima del 1° giugno 2024. Su questo punto i sindacati hanno chiesto chiarimenti ufficiali al Ministero.