SPID a pagamento: rischio esclusione per i più fragili

SPID a rischio gratuito: Poste valuta un canone annuo. Incertezza sull’accesso ai servizi digitali e possibili alternative come la CIE.

03 ottobre 2025 16:04
SPID a pagamento: rischio esclusione per i più fragili - SPID con Poste Italiane
SPID con Poste Italiane
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Lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale usato da milioni di cittadini, potrebbe presto non essere più gratuito. Poste Italiane, che gestisce la maggior parte delle credenziali attive, valuta un canone annuo per coprire i costi crescenti. Con la convenzione in scadenza il 9 ottobre, aumentano i timori per l’accessibilità ai servizi digitali, soprattutto per le fasce più vulnerabili.

Il futuro incerto dello spid

Il servizio SPID è diventato negli anni uno strumento essenziale per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione. Attualmente oltre il 70% delle credenziali attive è gestito da Poste Italiane, che ora valuta l’introduzione di un abbonamento annuale tra i 5 e i 10 euro. La fine della convenzione tra provider e governo apre la strada a possibili cambiamenti che potrebbero trasformare radicalmente la fruizione del servizio.
Altri provider come Aruba e InfoCert hanno già adottato un modello a pagamento, dimostrando che la gratuità non è più garantita. L’eventuale introduzione di costi potrebbe spingere molti cittadini a cercare alternative.

Le alternative alla CIE e i rischi di esclusione

Un’opzione è rappresentata dalla Carta d’Identità Elettronica (CIE), che resta gratuita ma presenta limiti tecnici non trascurabili. Per l’uso della CIE sono necessari strumenti aggiuntivi come lettori NFC o smart card, fattori che rendono l’accesso meno intuitivo rispetto allo SPID. Ciò potrebbe generare difficoltà soprattutto tra gli anziani o tra coloro che hanno meno dimestichezza con la tecnologia.
Il rischio principale è che un modello a pagamento riduca l’accessibilità ai servizi digitali pubblici, creando una barriera economica e sociale. Alcune proposte mirano a garantire l’esenzione per categorie fragili o a prevedere un contributo statale per mantenere lo SPID gratuito a tutti.


Il destino dello SPID resta incerto e molto dipenderà dalle decisioni del governo e dei provider. Un canone annuo potrebbe compromettere l’accesso ai servizi digitali, aumentando il divario sociale. Soluzioni come la CIE non risultano ancora pienamente inclusive. Per garantire una digitalizzazione equa, sarà fondamentale trovare un equilibrio tra sostenibilità economica e diritto di accesso per tutti i cittadini.