SPID prorogato fino al 2026: arriva il canone annuale

SPID rinnovato fino al 2026 con canone annuale: ecco cosa cambia per milioni di utenti italiani e il futuro dell’identità digitale.

07 ottobre 2025 19:03
SPID prorogato fino al 2026: arriva il canone annuale - SPID
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Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) è stato rinnovato fino al 2026 grazie a un accordo tra AgID, DTD e Assocertificatori. Tuttavia, per garantire la sostenibilità economica del servizio, diversi gestori, tra cui Poste Italiane, stanno introducendo un canone annuale. Questa decisione segna un cambiamento significativo rispetto alla gratuità iniziale del servizio.

Rinnovo della convenzione SPID: continuità e sfide

Il 7 ottobre 2025, AgID, DTD e Assocertificatori hanno firmato un accordo che estende la convenzione SPID per altri cinque anni, fino al 2026. Questo rinnovo assicura la continuità del servizio, fondamentale per l'accesso ai servizi pubblici e privati online. Tuttavia, le difficoltà economiche e i ritardi nei fondi pubblici hanno spinto i gestori a rivedere il modello di business.

I 40 milioni di euro previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono stati attivati solo nel marzo 2025, con un ritardo di due anni rispetto alla firma delle convenzioni nel 2023. Questo ritardo ha lasciato i gestori nell'incertezza operativa, costringendoli a cercare soluzioni alternative per garantire la sostenibilità del servizio.

SPID a pagamento: la nuova realtà

Con l'introduzione del canone annuale, Poste Italiane, che gestisce circa il 70% delle identità digitali in Italia, potrebbe generare circa 100 milioni di euro di ricavi aggiuntivi. Altri provider, come Aruba, InfoCert e Register.it, hanno già adottato modelli a pagamento, con tariffe che variano da 4,90 a 9,90 euro all'anno. Questa evoluzione del modello di business riflette la necessità di sostenere i costi di gestione, sicurezza e manutenzione del sistema, che non sono più sostenibili senza un sostegno pubblico stabile.

Il futuro dell'identità digitale: SPID, CIE e IT Wallet

Nonostante il rinnovo della convenzione SPID, il governo italiano sta orientando la strategia verso un sistema di identità digitale basato sulla Carta di Identità Elettronica (CIE) e sull'IT Wallet. L'obiettivo è semplificare l'accesso ai servizi digitali e ridurre la frammentazione degli strumenti di identità. La CIE, già in possesso di oltre 7 milioni di italiani, offre standard di sicurezza elevati e non richiede l'intervento di gestori privati. L'IT Wallet, invece, è ancora in fase sperimentale, ma rappresenta una direzione futura per l'identità digitale in Italia.


Il rinnovo della convenzione SPID fino al 2026 garantisce la continuità del servizio, ma l'introduzione del canone annuale segna un cambiamento significativo nel modello di business. Mentre il governo italiano punta a semplificare l'identità digitale attraverso la CIE e l'IT Wallet, SPID rimane un elemento centrale nel panorama digitale italiano.

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