Spray al peperoncino al liceo artistico Mibe di Pescara: evacuato di urgenza l'Istituto

Nuovo allarme spray al peperoncino Pescara: l'istituto Misticoni-Bellisario evacuato. Si sospetta un collegamento con l'episodio al liceo Marconi.

A cura di Scuolalink Scuolalink
07 novembre 2025 13:00
Spray al peperoncino al liceo artistico Mibe di Pescara: evacuato di urgenza l'Istituto - spray al peperoncino
spray al peperoncino
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Martedì mattina, un allarme spray al peperoncino ha causato l'evacuazione del liceo Misticoni-Bellisario a Pescara. Studenti e personale hanno accusato sintomi da irritazione, come tosse e bruciore agli occhi. L'intervento dei soccorsi è stato immediato. Questo episodio segue un incidente simile avvenuto il 16 ottobre al liceo Marconi. Le autorità, inclusa la Questura e il sindaco, indagano sui responsabili e sul possibile collegamento tra i casi.

La dinamica dell'evacuazione al liceo Misticoni-Bellisario

La mattina di martedì ha visto una nuova emergenza sanitaria in un istituto superiore di Pescara, segnando il secondo allarme di questo tipo in breve tempo. Intorno a metà mattinata, all'interno dei corridoi e delle aule del liceo artistico musicale "Misticoni-Bellisario" (Mibe), si è diffusa rapidamente una sostanza non identificata, poi rivelatasi spray al peperoncino. L'aria è diventata in breve tempo irrespirabile, causando immediato disagio. La direzione scolastica, compresa la gravità della situazione, ha attivato senza indugio il protocollo di sicurezza.

È stata disposta l'evacuazione completa e immediata dell'intero edificio, per tutelare la salute di studenti, docenti e personale ATA. Sul posto è giunta un'imponente macchina dei soccorsi per gestire la situazione. Sono intervenute tre ambulanze del 118, di cui una medicalizzata, per prestare le prime cure ai ragazzi che mostravano sintomi evidenti. Contestualmente, i Vigili del Fuoco sono arrivati con il nucleo specializzato NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico), incaricato di analizzare la sostendenza, bonificare gli ambienti e mettere in sicurezza i locali scolastici.

I sintomi e la gestione sanitaria dell'emergenza

Le conseguenze sulla salute delle persone presenti nell'istituto sono state immediate e conformi all'esposizione ad agenti urticanti. Numerosi studenti, ma anche alcuni membri del personale docente, hanno lamentato sintomi acuti e diffusi. Tra i disturbi più comuni sono stati segnalati difficoltà respiratorie, tosse secca e insistente, forte bruciore agli occhi e un'intensa lacrimazione. La situazione ha generato momenti di apprensione. Il personale sanitario del 118 ha allestito un punto di primo intervento direttamente nel piazzale della scuola.

Diversi ragazzi sono stati medicati e assistiti sul posto, monitorando la loro reazione all'agente irritante. Per alcuni studenti, tuttavia, i sintomi sono apparsi più marcati, rendendo necessario un trasporto al Pronto Soccorso dell'ospedale cittadino per ulteriori accertamenti e terapie, sebbene non siano stati segnalati casi di grave entità. Molti genitori, allertati dalla notizia e dalla preoccupazione generale, si sono recati direttamente presso l'istituto per recuperare i propri figli e sincerarsi delle loro condizioni.

Spray al peperoncino Pescara: le indagini e il precedente

Le indagini, coordinate tempestivamente dalla Questura di Pescara, hanno rapidamente identificato la sostanza responsabile: si tratta di spray al peperoncino. L'attenzione delle forze dell'ordine è massima, poiché l'episodio al "Mibe" non appare come un caso isolato. Si tratta, infatti, del secondo grave incidente di questo tipo in poche settimane nella città. Lo scorso 16 ottobre, un evento quasi identico aveva interessato il liceo scientifico "Guglielmo Marconi". Anche in quella circostanza, la diffusione di una sostanza irritante aveva causato malori diffusi, portando all'evacuazione totale e alla chiusura prolungata dell'istituto per diversi giorni, necessari per gli accertamenti tecnici e la bonifica.

Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha confermato pubblicamente la stretta correlazione tra i due episodi. Secondo le prime ricostruzioni investigative della Questura, in entrambi i casi la sostanza sarebbe stata introdotta dolosamente attraverso le feritoie del sistema di aria condizionata, per massimizzarne la diffusione. La Polizia sta ora lavorando per identificare i responsabili di questi gesti.

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