Stress cronico dei Dirigenti Scolastici: i dati allarmanti della ricerca ANP-LUMSA

Dirigenti Scolastici sotto pressione: l’ANP presenta al Ministro Giuseppe Valditara i dati preoccupanti dello studio LUMSA sullo stress cronico professionale

21 maggio 2025 18:45
Stress cronico dei Dirigenti Scolastici: i dati allarmanti della ricerca ANP-LUMSA - Rischio Burnout
Rischio Burnout
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I dirigenti scolastici italiani sono in condizioni di stress cronico, con gravi ripercussioni sulla loro salute e sull’efficienza dell’intero sistema educativo. È quanto emerso dall’indagine presentata dall’ANP (Associazione Nazionale Presidi) al Ministro Giuseppe Valditara, frutto della collaborazione con l’Università LUMSA. La ricerca, che ha coinvolto oltre 1.800 dirigenti, offre un quadro dettagliato e preoccupante del loro benessere professionale.

Uno scenario allarmante sullo stress cronico dei Dirigenti Scolastici: carichi eccessivi, burnout e sintomi depressivi

I dati raccolti parlano chiaro e confermano quanto già denunciato dall’ANP: l’85% dei dirigenti scolastici dichiara che il lavoro si accumula in modo irregolare, mentre l’80% non riesce a portare a termine le proprie mansioni entro i tempi previsti. Quotidianamente, il 90% dei dirigenti è sottoposto a ritmi di lavoro estremamente elevati e il 99% gestisce simultaneamente molteplici compiti, dovendo prendere decisioni complesse senza supporto adeguato. Tale situazione ha provocato un evidente peggioramento rispetto all’ultima rilevazione del 2018, con un aumento significativo di burnout, disturbi del sonno e sintomi depressivi. Le condizioni lavorative rilevate superano ampiamente i limiti considerati accettabili in termini di rischio professionale, richiedendo un intervento urgente da parte delle istituzioni.

Le richieste dell’ANP: un piano concreto per migliorare il benessere dei Dirigenti Scolastici

Durante l’incontro con il Ministro Valditara, l’ANP ha proposto l’apertura di un tavolo tecnico per affrontare le problematiche evidenziate, con una serie di interventi considerati prioritari dai dirigenti stessi. Tra le principali proposte figurano: l’introduzione di un middle management con deleghe operative chiare; il potenziamento del personale amministrativo sia in termini numerici che qualitativi; una pianificazione centralizzata delle scadenze per ridurre la pressione burocratica; percorsi formativi dedicati allo sviluppo di competenze relazionali ed emotive; e infine un riconoscimento economico e professionale più adeguato alla complessità del ruolo. L’ANP ha inoltre sottolineato come l’attuale modello organizzativo scolastico risulti ormai incompatibile con un’efficace leadership educativa, rendendo indispensabile una revisione sistemica delle condizioni lavorative dei dirigenti.

Le cause dello stress cronico: burocrazia, isolamento e conflitti continui

Attraverso i focus group, la ricerca ha individuato le principali fonti di stress: il carico eccessivo di adempimenti burocratici, le scadenze ravvicinate, il difficile equilibrio tra vita privata e professionale, e il senso di isolamento nella gestione quotidiana delle scuole. Particolarmente critico è il peso emotivo legato alla continua mediazione tra conflitti interni alle comunità scolastiche e alla gestione di situazioni di emergenza. In quest’ottica, l’ANP ha richiamato l’applicazione dell’articolo 5, comma 3 del CCNL Area Istruzione e Ricerca 2019-21, relativo alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, ponendo l’accento sulla necessità di misure specifiche per la gestione dello stress lavoro-correlato.

È stato inoltre denunciato il divario tra le crescenti responsabilità affidate ai dirigenti e il mancato riconoscimento economico del loro ruolo. L’ANP ha annunciato che valuterà con attenzione i provvedimenti che seguiranno all’incontro, sottolineando che i dirigenti scolastici sostengono ogni giorno il funzionamento della scuola italiana, pagando un prezzo personale altissimo. È ora che lo Stato dimostri la stessa determinazione.