Studente 14enne aggredito a Vicenza per soli 8 euro: la famiglia sporge denuncia

Un 14enne è stato aggredito all'uscita di scuola a Vicenza. La famiglia sporge denuncia e solleva il problema della sicurezza.

A cura di Scuolalink Scuolalink
09 novembre 2025 17:00
Studente 14enne aggredito a Vicenza per soli 8 euro: la famiglia sporge denuncia - vittime di aggressioni
vittime di aggressioni
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Un episodio di forte allarme sociale ha colpito Vicenza. Uno studente 14enne rapinato all'uscita da un liceo nel centro storico. Tre giovani, già identificati, lo hanno aggredito per un bottino irrisorio (otto euro). L'evento riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle zone scolastiche e sulla microcriminalità giovanile. La famiglia ha sporto denuncia.

La dinamica dell'aggressione allo studente nel centro di Vicenza

Un grave episodio di microcriminalità ha scosso la comunità di Vicenza. Giovedì 6 novembre, in pieno giorno, un giovane studente di 14 anni è stato vittima di una rapina all'uscita da un liceo del centro storico. L'evento si è consumato intorno alle 12.40, un orario di massima affluenza che coincide con la fine delle lezioni mattutine. Il 14enne è stato improvvisamente avvicinato da tre individui, identificati successivamente come giovani appena maggiorenni, tra i 18 e i 19 anni. L'aggressione è stata rapida e connotata da violenza. Secondo la ricostruzione fornita, i tre aggressori hanno agito in concorso, bloccando la vittima da dietro.

Lo hanno afferrato saldamente per il collo e per le braccia, impedendogli qualsiasi movimento. Una volta immobilizzato, lo studente è stato colpito con un pugno al fianco, un atto intimidatorio per vincere la sua resistenza. Gli aggressori hanno quindi proceduto a frugare nelle tasche del ragazzo, sottraendo l'intero contenuto: otto euro in spiccioli. Il bottino, economicamente irrisorio, definisce l'atto come una rapina per futili motivi, ma non ne attenua la gravità penale. La violenza si è consumata in pochi istanti, proprio davanti all'istituto scolastico. I responsabili si sono poi dati alla fuga utilizzando dei monopattini elettrici a noleggio, mezzo che ha favorito un rapido allontanamento.

L'intervento dei Carabinieri e l'identificazione dei responsabili

Nonostante il forte spavento e il dolore per il colpo ricevuto, la giovane vittima non ha riportato lesioni tali da richiedere l'intervento del personale sanitario. Il ragazzo è riuscito a fare immediato ritorno presso la propria abitazione, dove ha raccontato l'accaduto ai genitori. La reazione della famiglia è stata immediata. Compresa la gravità della situazione, i genitori hanno deciso di agire senza indugio, recandosi presso il comando provinciale dei carabinieri per sporgere formale denuncia per rapina. Hanno fornito agli inquirenti tutti gli elementi utili all'identificazione, inclusa la descrizione dei tre giovani e la modalità di fuga.

Le attività investigative della Compagnia di Vicenza sono state avviate con la massima tempestività. I militari hanno raccolto la testimonianza e attivato i protocolli per reati predatori. Proprio l'informazione relativa ai monopattini a noleggio si è rivelata cruciale. Analizzando i dati di tracciamento GPS dei mezzi in sharing presenti in zona, i carabinieri sono riusciti in tempi rapidi a risalire all'identità dei tre presunti aggressori. I tre giovani sono stati quindi identificati e denunciati all'autorità giudiziaria per il reato di rapina in concorso.

Lo studente rapinato e l'appello della famiglia per la sicurezza

L'episodio ha avuto una forte eco in città, sollevando un dibattito sulla sicurezza nel centro storico e sulla vulnerabilità degli studenti. La madre del 14enne ha denunciato pubblicamente l'accaduto, facendosi portavoce di una preoccupazione diffusa. Come riportato dalla stampa locale, la donna ha evidenziato una criticità specifica e allarmante: l'assenza totale di un sistema di videosorveglianza comunale nel punto esatto dell'aggressione. L'ingresso principale del liceo, un obiettivo sensibile, risulta infatti un "cono d'ombra", privo di telecamere pubbliche che possano fungere da deterrente.

La preoccupazione della famiglia non si limita al singolo furto, ma si estende a una tendenza più ampia di microcriminalità. Nonostante il trauma, il giovane studente ha mostrato grande forza d'animo, scegliendo di tornare a lezione già il giorno successivo. La madre ha colto l'occasione per ribadire l'importanza fondamentale di sporgere sempre denuncia, anche quando il danno economico è minimo. Documentare questi fenomeni di criminalità giovanile è essenziale per mappare la situazione sul territorio e sollecitare le istituzioni ad adottare misure preventive più efficaci.

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