Trasparenza salariale e Gender pay gap: le nuove regole UE sugli stipendi dal 2026
Dal 2026 la nuova direttiva UE impone la trasparenza salariale. Le aziende dovranno comunicare gli stipendi medi per combattere il divario retributivo.
Gender pay gap - Dal 2026, la direttiva UE sulla trasparenza salariale rivoluzionerà il mondo del lavoro. Le nuove norme mirano a combattere il divario retributivo e a garantire maggiore equità, obbligando le aziende a comunicare gli stipendi medi per mansioni equivalenti. Ecco cosa cambia.
Fine del segreto salariale
La direttiva UE 2023/970, da recepire entro il 7 giugno 2026, introduce la trasparenza salariale per promuovere una maggiore equità. Questa normativa segna la fine del segreto sugli stipendi, obbligando le imprese a fornire dati chiari. I lavoratori potranno così conoscere le retribuzioni medie dei colleghi con ruoli simili, suddivise per genere, favorendo la parità retributiva e combattendo le disuguaglianze, a vantaggio soprattutto di donne e giovani.
Vantaggi per le aziende
Adottare politiche di retribuzione chiare non è solo un obbligo, ma un vantaggio per le aziende. Studi, come quello della Harvard Business Review, dimostrano che la trasparenza aumenta il morale e la fiducia dei dipendenti. Questo porta a una riduzione del turnover e a una maggiore soddisfazione sul lavoro, poiché il personale si sente valorizzato da un sistema retributivo percepito come equo e giustificato.
Le cause del divario retributivo
L'attuale "opacità salariale" è una delle cause principali del divario retributivo. La mancanza di informazioni sullo stipendio dei colleghi permette pratiche come i "contratti pirata" e favorisce le discriminazioni salariali basate su genere ed età. Le nuove norme UE mirano a eliminare questa mancanza di chiarezza, rendendo più difficile per le aziende applicare trattamenti economici diseguali a parità di mansione svolta.
Cosa prevede la nuova normativa sulla trasparenza salariale
La normativa UE impone obblighi precisi. Le aziende con oltre 250 dipendenti dovranno rendicontare annualmente il gender pay gap; quelle più piccole ogni tre anni. Se il divario supera il 5% senza giustificazioni, scatta una valutazione congiunta. Chi non si adegua entro giugno 2026 rischia sanzioni. I lavoratori potranno richiedere informazioni sui livelli retributivi medi e riceverle entro due mesi.
Il Gender pay gap in sintesi...
La direttiva sulla trasparenza salariale rappresenta un cambiamento epocale per il lavoro in Europa. Dal 2026, introdurrà strumenti concreti per garantire maggiore equità retributiva, contrastare il divario di genere e promuovere un ambiente lavorativo più giusto e trasparente.