Truffa della formazione a Crotone: arresti e interdizioni per docenti

Nuovi sviluppi sull'inchiesta calabrese: la truffa della formazione svela un sistema di corruzione, test venduti e verbali falsi.

23 novembre 2025 15:00
Truffa della formazione a Crotone: arresti e interdizioni per docenti - Falsi titoli di studio
Falsi titoli di studio
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L'inchiesta giudiziaria sulla truffa della formazione in Calabria si allarga con l'emissione di nuove misure cautelari da parte del Gip di Crotone. Le indagini hanno portato alla luce un sistema illecito basato su corruzione e falso documentale, coinvolgendo un'ex dirigente scolastica e diversi insegnanti. Le autorità hanno scoperchiato un meccanismo rodato di compravendita di titoli e risposte ai test, trasformando di fatto l'istituzione scolastica in un business criminale gestito a livello familiare.

Misure cautelari e illeciti nei test

I Carabinieri hanno eseguito nuove ordinanze, notificando gli arresti domiciliari a un sessantaquattrenne e la misura interdittiva della sospensione dall'insegnamento per due docenti fino all'anno scolastico 2025-2026. Al centro delle gravi accuse vi è la rivelazione di segreti d'ufficio inerenti specificamente al concorso Tfa sostegno per il biennio 2021-2022. Dalle complesse indagini emerge che un pubblico ufficiale non ancora identificato avrebbe fornito illegalmente i quesiti dei test preselettivi a un gruppo di intermediari locali. Questi ultimi, tra cui l'ex docente ora ai domiciliari e socio di una società di formazione, avrebbero rivenduto le risposte ai candidati dietro il pagamento o la promessa di una somma di cinquemila euro, sfruttando la rete relazionale dell'ex dirigente.

Falsificazioni documentali nella truffa della formazione

Il sistema criminale non si limitava ai concorsi esterni, ma pervadeva la gestione amministrativa ordinaria dell'istituto. Una delle docenti indagate deve rispondere di falso ideologico e materiale per aver alterato i verbali di commissione relativi a una selezione per educatori professionali avvenuta nel 2022. Si contestano inoltre pesanti omissioni d'ufficio finalizzate a coprire le assenze dal servizio della figlia dell'ex preside. La vicaria dell'istituto, agendo in concorso con la dirigente, avrebbe redatto documenti irregolari per permettere a un candidato esterno di sostenere esami integrativi per l'indirizzo geometri. Questa ramificazione della truffa scuola evidenzia una gestione totalmente privatistica della funzione pubblica, volta a favorire illecitamente soggetti specifici.

L'istruzione trasformata in business criminale

Per gli investigatori, queste azioni non rappresentavano episodi isolati, bensì un metodo strutturato per trasformare il mondo dell'istruzione in un business estremamente redditizio. Le intercettazioni ambientali svelano in modo inequivocabile come l'ex preside intendesse sfruttare il suo "potenziale" di contatti nella formazione a pagamento una volta andata in pensione. I militari hanno rinvenuto una vera e propria contabilità occulta, appuntata su quaderni, che registrava i proventi derivanti dall'acquisizione di crediti e dalla manipolazione di atti scolastici. Il gruppo non esitava a minacciare e vessare i docenti onesti per ottenere promozioni immeritate, consolidando un affare economico illecito che ha generato profitti a totale discapito della meritocrazia e della legalità.

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