Viaggi istruzione nei limiti dell'autonomia scolastica: la nota del Ministero e le nuove regole

Il Ministero chiarisce come organizzare i viaggi istruzione dopo il Codice Contratti. Ecco le regole su autonomia, gare e affidamenti.

08 novembre 2025 17:00
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Gite scolastiche
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Il Ministero dell'Istruzione ha inviato una nota di chiarimento alle scuole sull'organizzazione dei viaggi istruzione. Il documento, firmato dal Capo Dipartimento Nando Minnella, affronta i dubbi sorti dopo l'introduzione del nuovo Codice Contratti (D.lgs. 36/2023) e le successive integrazioni. La circolare definisce i limiti per l'autonomia scolastica, le procedure per gli affidamenti diretti e i casi in cui è necessaria una gara, guardando anche a futuri strumenti di semplificazione.

La gestione autonoma degli affidamenti diretti

La nota ministeriale interviene per chiarire uno degli aspetti più sentiti dalle istituzioni scolastiche: i margini di autonomia gestionale. Il documento specifica che le scuole possono procedere in modo autonomo per gli affidamenti diretti il cui importo è inferiore a 140.000 euro. Questa soglia, definita dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.lgs. 36/2023), consente una gestione più snella, alleggerendo la burocrazia per le uscite didattiche.

È importante sottolineare che, entro questo limite, non è giuridicamente obbligatorio consultare molteplici operatori economici. Tuttavia, il Ministero raccomanda fortemente, come buona prassi amministrativa, di acquisire comunque diversi preventivi. Questo approccio favorisce la massima trasparenza e garantisce la corretta gestione delle risorse pubbliche. Un requisito fondamentale resta la scelta del fornitore: deve possedere un'esperienza documentata e adeguata alla specifica tipologia di servizio richiesto, assicurando qualità e sicurezza.

Viaggi istruzione: quando indire gare distinte

Un altro punto cruciale affrontato dalla circolare riguarda la possibilità di separare le procedure di gara. Il Ministero chiarisce che è possibile indire procedure autonome distinte, evitando un'unica gara complessa suddivisa in lotti. La condizione fondamentale è che le finalità dei viaggi siano "intrinsecamente diverse". Questa distinzione deve essere adeguatamente motivata e documentata, ad esempio nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF).

La nota fornisce esempi specifici ammessi per questa separazione: i corsi di lingua all'estero, che hanno una valenza formativa specifica; i viaggi culturali strettamente connessi ai percorsi didattici curricolari (come visite a musei o siti archeologici); e le attività formative legate all'orientamento o ai Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO), come stage o visite aziendali.

Oltre le soglie: centrali di committenza e futuro digitale

Cosa accade se si superano le soglie di autonomia dei 140.000 euro? La nota ribadisce che le scuole non qualificate (ovvero la maggior parte degli istituti) devono obbligatoriamente rivolgersi a centrali di committenza abilitate, come CONSIP o altre piattaforme regionali. Questo passaggio è necessario per importi significativi, con obbligo di gara aperta (procedura ordinaria) per importi superiori a 221.000 euro per i pacchetti di viaggio e superiori a 750.000 euro per i corsi di lingua.

Guardando al futuro, il Ministero annuncia un'importante novità per semplificare l'intero processo. È in arrivo un nuovo strumento digitale per il procurement, che sarà operativo a partire dal 2026. Questo modello, gestito tramite una gara specifica bandita da CONSIP, permetterà alle scuole di acquistare servizi completi e pacchetti "chiavi in mano" direttamente da imprese qualificate e verificate, riducendo drasticamente i tempi burocratici e la complessità gestionale degli affidamenti.

La nota ministeriale

m_pi.AOODPPR.REGISTRO-UFFICIALEU.0008524.07-11-20251.pdf
m_pi.AOODPPR.REGISTRO-UFFICIALEU.0008524.07-11-20251.pdf

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