Vietate le assemblee studentesche, manca il contraddittorio: Avs interroga Valditara

Le opposizioni chiedono chiarimenti sulla circolare per le assemblee studentesche che limita il confronto su temi come Gaza e legalità.

27 dicembre 2025 19:00
Vietate le assemblee studentesche, manca il contraddittorio: Avs interroga Valditara - AVS - Alleanza Verdi Sinistra
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Alleanza Verdi e Sinistra chiede al ministro Valditara di riferire in Parlamento sulle assemblee studentesche cancellate. La polemica riguarda il contraddittorio obbligatorio su temi internazionali, definito una par condicio incredibile dai rappresentanti dell'opposizione.

La circolare ministeriale e il blocco del dibattito

Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto al Senato, ha denunciato l'annullamento di diversi incontri in istituti di Vicenza, Bologna e Napoli. Queste assemblee studentesche dedicate alla crisi in Palestina non avrebbero garantito il confronto tra posizioni diverse previsto dalle nuove linee guida. La normativa ministeriale impone che ogni dibattito scolastico sia bilanciato per evitare visioni unilaterali, ma secondo gli esponenti di Avs questa limitazione dei contenuti rischia di paralizzare la libera discussione all'interno delle scuole italiane.

La richiesta di chiarimenti in Parlamento

Il gruppo parlamentare sollecita il ministro dell'Istruzione a spiegare i criteri di applicazione della norma alla riapertura di gennaio. La critica principale riguarda la difficoltà di reperire interlocutori che rappresentino posizioni antitetiche in contesti di crisi umanitaria o temi legati alla giustizia sociale. Si teme che tale rigore procedurale possa scoraggiare gli studenti dall'affrontare argomenti di stringente attualità, paragonando paradossalmente la necessità di un confronto a situazioni in cui le posizioni non sono eticamente sullo stesso piano.

Le principali critiche mosse al provvedimento includono:

  • La cancellazione di eventi già programmati su temi internazionali.

  • Il rischio di un'applicazione troppo rigida della par condicio.

  • L'ostacolo all'autonomia organizzativa dei rappresentanti degli studenti.

  • La necessità di definire meglio cosa si intenda per confronto equilibrato.

L'interrogazione punta a ottenere una risposta ufficiale per garantire che il diritto al dibattito non venga compromesso da vincoli burocratici eccessivi. La preoccupazione è che l'obbligo di un contraddittorio formale si trasformi in uno strumento di censura indiretta per temi considerati scomodi o divisivi.

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