Aumenti stipendi scuola: Anief sigla la bozza del rinnovo CCNL 2022/24
Arrivano i primi aumenti stipendi scuola con il nuovo CCNL. Previsti arretrati e una tantum, in attesa del rinnovo 2025/27 e dei buoni pasto.
Firmato il CCNL 2022-24 per il comparto Istruzione, Università e Ricerca. Il sindacato Anief ha siglato l'accordo che sblocca i primi aumenti per il personale scolastico e AFAM, necessari per recuperare l'inflazione del triennio. Previsti anche gli arretrati spettanti. Questa firma, tuttavia, è vista come un punto di partenza per le future trattative del 2025-27.
I dettagli economici del nuovo CCNL 2022-24
La firma definitiva del CCNL 2022-24 avvia l'aggiornamento degli stipendi tabellari per il personale dei comparti scuola, istruzione, ricerca e AFAM. L'accordo consente l'immediato accreditamento degli arretrati maturati. Gli incrementi stipendiali medi complessivi variano in base al profilo. Per il personale amministrativo, gli aumenti oscillano tra 82 e 186 euro mensili. Per i docenti, l'incremento è stimato tra 105 e 177 euro mensili. Parallelamente, sono state riviste al rialzo anche le indennità fisse. Per i docenti, questa voce passa da circa 200 a quasi 313 euro al mese. Per il personale ATA, le indennità variano da 84 a 104 euro mensili. Una misura specifica riguarda i Direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga), per i quali l'indennità di direzione è stata fissata a 2.874 euro annui per il 2024.
Risorse aggiuntive e proiezioni future
Alle cifre derivanti dal rinnovo contrattuale si aggiungono ulteriori risorse. È previsto, infatti, un pagamento una tantum finanziato da 240 milioni di euro, stanziati tramite il decreto legge 127/25. Questa misura porterà nelle tasche dei lavoratori un importo medio aggiuntivo di 142 euro per dipendente. Guardando al futuro, gli aumenti stipendiali medi, comprensivi sia della parte tabellare sia di quella accessoria, sono destinati a crescere ulteriormente a partire dal 2025. Le proiezioni indicano incrementi futuri che andranno da 106 a 217 euro mensili per il personale amministrativo, inclusi i DSGA. Per il personale docente, gli aumenti previsti per il 2025 varieranno da 120 a 201 euro mensili. Considerando che una parte di questi aumenti è già stata anticipata e liquidata nei mesi scorsi, l'impatto netto imminente in busta paga sarà di circa 70 euro di aumento stabile, a cui si sommerà l'importante cifra degli arretrati, stimata mediamente in 1.500 euro.
La posizione Anief sugli aumenti stipendi
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha definito la firma come un "punto di partenza" fondamentale in vista del rinnovo contrattuale 2025-27. L'obiettivo immediato è chiedere al governo di stanziare, nelle prossime leggi di bilancio, le risorse necessarie per coprire l'inflazione futura, sebbene si preveda inferiore a quella del triennio passato. Pacifico sottolinea la necessità di recuperare il divario (gap) retributivo accumulato con il CCNL 2016-18. Quel contratto, siglato in un periodo in cui Anief non era ancora rappresentativo, ha penalizzato il personale scolastico con perdite stimate fino a 7.000 euro annui rispetto ad altri comparti pubblici, come le Funzioni Centrali o gli enti locali. L'impegno futuro include anche dichiarazioni congiunte per inserire nuovi temi nella prossima sequenza contrattuale, come la formazione, il welfare, il lavoro agile e, in particolare, la risoluzione della questione dei buoni pasto per il personale.