Carta del docente per i precari: dal 2025 arriva il bonus anche per i supplenti

Dal 2025 la Carta del docente sarà accessibile anche ai precari con supplenza annuale. Come funziona il bonus, i nuovi criteri e le modalità d’uso

18 maggio 2025 08:35
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La Carta del docente per i precari diventa realtà. A partire dal prossimo anno scolastico, anche i docenti con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile potranno finalmente accedere al bonus destinato alla formazione e all’aggiornamento professionale. Questa decisione segna una svolta epocale nel riconoscimento della professionalità di tutti gli insegnanti, senza distinzioni contrattuali.

Estensione del bonus: addio alle discriminazioni tra docenti

Fino ad oggi, la Carta del docente ha rappresentato un’esclusiva per i docenti di ruolo. Con l’approvazione dell’emendamento 6.0.100, presentato dal Governo alla 7ª Commissione Cultura del Senato, anche i precari avranno diritto al bonus. Il nuovo articolo 6-bis, inserito nel disegno di legge per la conversione del decreto-legge 7 aprile 2025, n. 45, modifica la legge 107/2015 e stabilisce nuovi criteri di assegnazione.

Come cambiano criteri e importo del bonus

A partire dal 2025/2026, il Ministero dell’Istruzione e del Merito definirà annualmente, in concerto con il Ministero dell’Economia, i criteri di erogazione della Carta del docente per i precari. L’importo massimo rimane di 500 euro, ma il valore effettivo potrà variare in base alle risorse disponibili e al numero dei beneficiari. Per l’anno scolastico 2024/2025, rimarranno invece valide le attuali disposizioni previste dal decreto attuativo del comma 122 della Legge 107/2015.

Più fondi per includere i supplenti

La Legge di Bilancio 2025, all’articolo 85, ha confermato in via definitiva l’estensione del bonus ai supplenti annuali. Per sostenere questa misura, il Governo ha stanziato ulteriori 60 milioni di euro annui a partire dal 2025, incrementando così il fondo destinato alla Carta del docente.

Nuove regole per la rendicontazione

Chi accetta i buoni della Carta del docente per i precari dovrà inviare le fatture entro 90 giorni dalla loro validazione. In caso contrario, perderà il diritto al rimborso. Questa regola si applicherà anche ai buoni già validati prima dell’entrata in vigore della nuova legge. Il Governo punta così a migliorare l’efficienza e la trasparenza nella gestione dei fondi, tutelando sia gli insegnanti sia gli esercenti.

Come usare la Carta del docente per i precari

Il bonus potrà essere speso per acquistare:

  • Libri e testi digitali
  • Riviste scientifiche e professionali
  • Hardware e software
  • Corsi di aggiornamento professionale
  • Lauree e master universitari
  • Ingressi a spettacoli teatrali, mostre, musei ed eventi culturali

Le attività scelte dovranno risultare coerenti con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) e con il Piano Nazionale di Formazione.

Monitoraggio e trasparenza annuale

Ogni anno, il Ministero dell’Istruzione trasmetterà al Ministero dell’Economia una relazione dettagliata sull’uso del bonus. Questo monitoraggio garantirà trasparenza e controllo nella gestione della Carta del docente per i precari, assicurando un impiego corretto delle risorse pubbliche.

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