CCNL Istruzione e Ricerca 2022/24: la bozza economica sul tavolo, resoconto Anief

Il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca 2022/24 si concentra sull'economia. Anief chiede priorità agli stipendi tabellari e sui fondi pregressi.

31 ottobre 2025 18:30
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Oggi si è tenuto l'incontro tra ARAN e sindacati per il rinnovo CCNL Istruzione e Ricerca 2022/24. Sul tavolo la bozza della parte economica. L'ARAN propone una ripartizione tra stipendi e indennità. Anief chiede priorità agli aumenti tabellari. Si discute anche dei fondi del 2019-2021 e della valorizzazione del personale. Intanto, si profila l'avvio della tornata contrattuale 2025-2027.

La proposta economica ARAN per il triennio 2022-2024

L'incontro del 31 ottobre 2025 ha segnato un passaggio cruciale per il rinnovo contrattuale del settore Ricerca. L'ARAN ha presentato alle organizzazioni sindacali, inclusa Anief, una prima bozza relativa agli aspetti economici del CCNL 2022-2024. Questo negoziato, che procede unitamente a quelli per i settori affini dell'Università e dell'AFAM, delinea un quadro complesso di aspettative e necessità finanziarie. La proposta illustrata dall'Agenzia governativa prevede una specifica ripartizione delle risorse stanziate.

Queste verrebbero suddivise tra due voci principali, un equilibrio delicato che è subito diventato il fulcro della discussione. Da un lato, gli incrementi dei tabellari stipendiali, ovvero la parte fissa e fondamentale della retribuzione. Dall'altro, gli aumenti delle indennità accessorie, che variano a seconda del profilo. Nello specifico, si tratta dell'indennità di ente per il personale tecnico e amministrativo e dell'indennità di valorizzazione professionale destinata a ricercatori e tecnologi. L'ARAN fornirà nel prossimo incontro una versione aggiornata di questa ripartizione.

Le richieste di Anief sul CCNL Istruzione e Ricerca e i fondi pregressi

Di fronte alla bozza ARAN, la posizione del sindacato Anief è stata chiara e dettagliata, puntando a massimizzare la stabilità retributiva dei lavoratori. L'organizzazione ha ribadito con forza la necessità di privilegiare la componente degli incrementi tabellari. L'obiettivo dichiarato è quello di mantenere il medesimo rapporto tra aumenti del trattamento fondamentale (lo stipendio base) e componente accessoria (le indennità) che è già stato applicato e consolidato nei precedenti rinnovi contrattuali. Anief ha inoltre richiesto formalmente che tutte le risorse disponibili ancora non allocate, residue da diverse voci di spesa, siano destinate proprio al rafforzamento del trattamento fondamentale.

Oltre a questo punto centrale, sono state avanzate altre due richieste significative. La prima riguarda l'inserimento nel testo contrattuale di un richiamo esplicito ai finanziamenti specifici previsti dalle Leggi di Bilancio 2022 e 2024. Questi fondi, le cui modalità sono state modificate dalla "norma Zangrillo", sono mirati a incrementare i fondi accessori per la valorizzazione del personale, e il sindacato chiede che siano pienamente utilizzati.

Chiusura 2022-2024 e la prospettiva del rinnovo 2025-2027

Un punto cruciale ancora irrisolto, che complica la chiusura del tavolo, riguarda le risorse accantonate nel CCNL 2019-2021. Queste somme, destinate originariamente alla revisione dell'ordinamento e della classificazione del personale, non sono state utilizzate a causa del rinvio di tale complessa riforma. Anief ha sottolineato l'urgenza di definire l'erogazione di tali somme ai lavoratori, e di farlo in tempi rapidi, comunque prima della firma definitiva del contratto 2022-2024.

In questo contesto, l'ARAN ha prospettato una strategia per accelerare: chiudere rapidamente il negoziato attuale concentrandosi quasi esclusivamente sugli aspetti economici. Le questioni normative complesse, come l'ordinamento professionale, verrebbero rinviate al successivo CCNL 2025-2027. Questo nuovo contratto, come comunicato dall'ARAN, vede già l'atto di indirizzo generale e stima un aumento medio del 5,40% (circa 167€ per T&A e 229€ per ricercatori). Anief valuterà questa ipotesi di "contratto ponte", pur ribadendo che alcuni aspetti normativi generali dovranno comunque essere affrontati e inseriti nel testo attualmente in discussione.

Il prossimo incontro

Il confronto tecnico proseguirà il prossimo 5 novembre. In quella data si perfezionerà e saranno definiti alcuni punti dell’accordo economico e normativo.

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