Firmato il rinnovo CCNL scuola 2022/24: le dichiarazioni di Gilda Insegnanti
Il nuovo contratto scuola porta aumenti in busta paga. Gilda Insegnanti firma ma definisce le risorse esigue e chiede un contratto separato.
Firmato il nuovo contratto scuola (CCNL) 2022-2024. L'accordo economico è stato siglato all'Aran il 5 novembre. Nonostante la firma, i sindacati, come la Gilda, evidenziano che le risorse stanziate sono esigue rispetto all'inflazione. L'intesa prevede aumenti in busta paga e modifiche alle indennità. Resta centrale la richiesta di un contratto separato per il personale della scuola.
La firma del CCNL 2022-2024 e la posizione Gilda
La giornata del 5 novembre ha segnato un passaggio cruciale per il personale scolastico italiano. Presso la sede dell'Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), è stata apposta la firma definitiva sulla parte economica del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il triennio 2022-2024. La convocazione dei sindacati ha chiuso una lunga fase di negoziazione. Tra i firmatari figura la Federazione Gilda Unams (FGU). Il coordinatore nazionale, Vito Carlo Castellana, ha chiarito la posizione del sindacato in una nota ufficiale. Pur sottoscrivendo l'accordo, la Gilda ha sottolineato come le risorse stanziate dal governo siano considerate "esigue" se rapportate all'impatto dell'inflazione registrato nel triennio di riferimento. Questa valutazione critica non riguarda solo la scuola, ma l'intero comparto Istruzione (Università, Afam e Ricerca).
Risultati chiave e la richiesta sulla RPD
Nonostante le criticità sulle risorse complessive, la Federazione Gilda Unams rivendica un risultato sindacale significativo. Come spiegato da Castellana, un punto chiave dell'intesa riguarda la destinazione di una quota specifica di fondi. Circa 100 milioni di euro, inizialmente previsti per l'incremento del MOF (Fondo per il Miglioramento dell'Offerta Formativa), saranno invece indirizzati direttamente nelle buste paga. Questa mossa, definita una "storica richiesta" della Federazione, andrà a incrementare la RPD (Retribuzione Professionale Docenti) e la CIA (Compenso Individuale Accessorio per il personale ATA). Questo spostamento di fondi garantisce un beneficio economico più diretto e tangibile per i lavoratori, bypassando la contrattazione integrativa d'istituto per questa specifica quota.
Le future trattative e la richiesta di "scorporo"
La firma del contratto 2022-2024 è vista dalla Gilda solo come un punto di partenza. Il sindacato chiede l'avvio immediato delle trattative per il successivo CCNL, relativo al triennio 2025-2027. La FGU sollecita un impegno politico preciso: stanziare nella prossima Legge di Bilancio ulteriori risorse dedicate al comparto. Secondo Castellana, l'attuale quadro normativo e contrattuale rende impossibile un reale recupero del potere d'acquisto per il personale della scuola. La soluzione proposta è drastica: lo scorporo della Scuola dalla contrattazione e dai finanziamenti previsti per il resto del pubblico impiego. Gilda chiede l'istituzione di un contratto separato sia per la docenza sia per il personale ATA, come unica via per restituire "autorevolezza e riconoscibilità sociale" alla categoria.
Dettagli e cifre del nuovo contratto scuola
L'accordo economico si basa su un quadro di finanziamenti definiti. Le indicazioni fornite all'Aran hanno confermato l'impiego di tutte le risorse disponibili per il rinnovo, destinate a circa 1,2 milioni di lavoratori del settore. Il pacchetto finanziario ammonta a 2.962,5 milioni di euro stanziati dalla Legge di Bilancio 2024, a cui si aggiungono 102,7 milioni dalla Manovra 2025. A questi si somma l'intervento del Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM) con 240 milioni una tantum. Il presidente Aran, Naddeo, ha quantificato gli aumenti stipendiali medi: per il personale amministrativo (ATA), l'aumento varia da 82 a 186 euro mensili. Per i docenti, l'incremento mensile oscilla tra 105 e 177 euro. Sono state rideterminate anche le indennità fisse: per i docenti passano da 204 a 320 euro mensili. Per il personale ATA variano tra 88 e 109 euro mensili. Per i DSGA (Direttori dei servizi generali e amministrativi) l'indennità di direzione è fissata a 2.972 euro annui.