Mini Call veloce sostegno: procedura confermata anche per il 2026

La Mini Call veloce sostegno resta una via per l'immissione in ruolo nel 2026, consentendo la mobilità dei docenti tra province diverse.

09 novembre 2025 21:00
Mini Call veloce sostegno: procedura confermata anche per il 2026 - Mini Call Veloce GPS Sostegno
Mini Call Veloce GPS Sostegno
Condividi

Arriva una conferma importante per i docenti specializzati sul sostegno. La procedura Mini Call veloce per le assunzioni su sostegno è stata ufficialmente prorogata anche per il 2026. La notizia emerge da OrizzonteScuola TV, durante un intervento di Chiara Cozzetto di ANIEF. Questa modalità straordinaria, strettamente legata alle assunzioni da GPS sostegno, permetterà l'immissione in ruolo in province diverse.

La conferma sindacale sulla proroga 2026

Il panorama delle immissioni in ruolo per i docenti italiani continua a evolversi attraverso procedure straordinarie, necessarie per garantire la copertura delle cattedre vacanti. Un chiarimento fondamentale in questo senso è arrivato durante il question time del 3 novembre 2025, un appuntamento fisso di approfondimento sul mondo della scuola trasmesso da OrizzonteScuola TV e condotto dal giornalista Andrea Carlino. Ospite dell'approfondimento era Chiara Cozzetto, nota rappresentante sindacale nazionale del sindacato ANIEF, che ha risposto a quesiti specifici sulle future modalità di assunzione. Al centro della discussione vi erano le procedure straordinarie, con un focus specifico sui posti nel settore del sostegno. Alla domanda diretta sulla proroga di una specifica misura, la risposta è stata affermativa. La Cozzetto ha confermato che, parallelamente alla proroga delle assunzioni da GPS sostegno prima fascia (Graduatorie Provinciali per le Supplenze), è stata estesa anche la validità della cosiddetta Mini Call veloce per l'anno 2026. Questa notizia fornisce una prima, importante indicazione per gli aspiranti docenti specializzati in attesa di stabilizzazione.

Mini Call veloce sostegno: il meccanismo di funzionamento

La Mini Call veloce, o "chiamata rapida", rappresenta una procedura straordinaria di reclutamento che interviene in una fase successiva rispetto alle normali operazioni di assunzione. È stata concepita esclusivamente per coprire i posti di sostegno che, nonostante le immissioni in ruolo ordinarie e le assunzioni straordinarie da GPS, rimangono ancora vacanti. Come specificato dalla rappresentante ANIEF durante il suo intervento, il meccanismo consente ai docenti specializzati sul sostegno, regolarmente inseriti nelle graduatorie provinciali (GPS), di presentare domanda per posti disponibili in altre province, e persino in altre regioni, diverse da quella di titolarità. Si tratta, in sostanza, di una mobilità volontaria su base nazionale. Questa opportunità mira a garantire la massima copertura delle cattedre di sostegno rimaste scoperte, assicurando così il fondamentale diritto allo studio degli alunni con disabilità. È cruciale ribadire che la misura, anche per il 2026, resta limitata al sostegno e non riguarda i posti comuni.

Certezze normative e future incertezze applicative

Se da un lato la proroga normativa offre una certezza legislativa per il 2026, dall'altro permangono diverse incognite sulla sua reale applicazione pratica. La stessa Chiara Cozzetto, pur confermando la misura, ha implicitamente suggerito cautela, sottolineando che è ancora troppo presto per "fare i conti". L'effettiva attivazione della Mini Call veloce, infatti, non è automatica, ma dipende da un fattore cruciale: la presenza di posti residui al termine di tutte le altre operazioni di nomina. Se le graduatorie provinciali (GPS) dovessero esaurirsi interamente nelle rispettive province, non ci sarebbero semplicemente posti da assegnare tramite questa chiamata interprovinciale. Negli ultimi due anni, ad esempio, fonti di settore hanno registrato una saturazione dei posti disponibili per la classe di concorso ADSS (sostegno nella scuola secondaria di secondo grado). Questa situazione ha di fatto impedito l'attivazione della procedura per quel grado di scuola, non lasciando disponibilità residue. Resta quindi da monitorare attentamente quanti posti saranno autorizzati dal Ministero e quali gradi di scuola saranno effettivamente coinvolti nel 2026.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail