Pensioni dicembre: tredicesima, quattordicesima, bonus e importi

Le pensioni di fine anno includono la gratifica natalizia, il bonus 154 euro e la quattordicesima. Ecco la guida completa agli importi.

04 novembre 2025 14:00
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I pagamenti delle pensioni di dicembre inizieranno il primo del mese. Gli assegni presenteranno diverse variazioni dovute alle gratifiche di fine anno e alla conclusione delle trattenute fiscali. Questo mese include la tredicesima senza agevolazioni fiscali, diversamente da quanto ipotizzato. Arrivano anche la quattordicesima per alcuni e il bonus 154,94 euro, oltre allo stop alle addizionali regionali.

La tredicesima: calcolo e tassazione 2025

L'accredito della tredicesima mensilità avverrà contestualmente al rateo mensile. I pensionati con accredito su conto corrente (bancario o postale) riceveranno l'importo lunedì 1° dicembre. Chi ritira la pensione in contanti presso gli uffici postali dovrà attenersi alla turnazione alfabetica stabilita. Il calcolo della tredicesima si basa sull'importo mensile della pensione lorda. Solitamente equivale a una mensilità, ma l'importo netto finale può differire. La determinazione dell'importo avviene sommando i ratei lordi mensili dell'anno e dividendo per 12.

Se un pensionato non ha percepito 12 mesi completi (ad esempio, per decorrenza della pensione in corso d'anno), il calcolo avviene in proporzione ai mesi maturati. Ad esempio, una pensione lorda di 1.200 euro per 12 mesi genera una tredicesima di 1.200 euro (lordi); se percepita per 6 mesi, l'importo sarà di 600 euro (lordi). Per il 2025, la tredicesima non beneficerà di agevolazioni fiscali. Sarà pienamente tassata secondo le aliquote IRPEF standard (23% fino a 28.000 euro, 35% fino a 50.000, 43% oltre). Inoltre, su questa mensilità aggiuntiva non si applicano detrazioni per carichi familiari o lavoro dipendente, già erogate nei mesi precedenti. Ciò determina un netto inferiore rispetto alla paga mensile ordinaria.

Pensioni e quattordicesima: beneficiari e importi

Con la rata di dicembre 2025 viene erogata anche la somma aggiuntiva nota come quattordicesima. Questa spetta alla cosiddetta seconda platea di beneficiari, ovvero coloro che non l'hanno ricevuta a luglio. L'anno precedente, questa erogazione di dicembre ha interessato circa 200.000 pensionati. I requisiti per riceverla ora sono specifici. La quattordicesima è destinata ai titolari di pensione che soddisfano determinate condizioni. In primo luogo, devono aver raggiunto il requisito anagrafico di 64 anni nel secondo semestre del 2025. In alternativa, spetta a coloro che, pur avendo già 64 anni, sono diventati titolari di pensione nel corso del 2025. Il pagamento avviene d'ufficio e in via provvisoria; l'INPS effettuerà le verifiche definitive successivamente, basandosi sui dati reddituali a consuntivo. Gli importi variano in base ai contributi versati e al reddito:

  • Fino a 15 anni di contributi (18 per autonomi): 437 euro (reddito fino a 1,5 volte il minimo) o 336 euro (reddito tra 1,5 e 2 volte il minimo).

  • Tra 15 e 25 anni di contributi (18-28 per autonomi): 546 euro (fino a 1,5 volte il minimo) o 420 euro (tra 1,5 e 2 volte il minimo).

  • Oltre 25 anni di contributi (28 per autonomi): 655 euro (fino a 1,5 volte il minimo) o 504 euro (tra 1,5 e 2 volte il minimo).

Bonus 154,94 euro e stop alle trattenute fiscali

Sulla rata di dicembre 2025 è previsto anche il pagamento dell'importo aggiuntivo di 154,94 euro. Questo beneficio, introdotto dalla Legge 388/2000 (articolo 70), ha interessato oltre 400.000 pensionati nel 2024. Spetta ai titolari di quasi tutte le pensioni erogate dall'INPS. Sono esclusi i trattamenti assistenziali (come pensioni e assegni sociali), le prestazioni agli invalidi civili e le pensioni dei dipendenti di enti creditizi o dirigenti d'azienda. Per l'attribuzione del beneficio, devono essere verificate specifiche condizioni economiche. L'importo annuo della pensione deve essere inferiore o uguale al trattamento minimo annuo incrementato del bonus stesso.

Se l'importo annuo si colloca tra il trattamento minimo e il minimo più il bonus, spetta la differenza. Vi sono anche limiti di reddito IRPEF: per il pensionato solo, il reddito non deve superare 1,5 volte il trattamento minimo; per il pensionato coniugato (o unito civilmente), il limite sale a 3 volte il trattamento minimo. I limiti precisi per il 2025 saranno definiti da un'apposita circolare INPS. Infine, il rateo di pensione di dicembre beneficia dello stop alle trattenute fiscali relative alle addizionali regionali e comunali. Queste imposte, riferite all'anno precedente, vengono infatti recuperate in 11 rate, da gennaio a novembre, alleggerendo così l'ultimo assegno dell'anno.

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