Rinnovo CCNL scuola, Cisl: 'Chiudere presto trattativa per negoziato 2025/27'

La Cisl sollecita la chiusura della trattativa 2022/24 sul rinnovo CCNL scuola per avviare subito il negoziato 2025/27.

A cura di Scuolalink Scuolalink
30 ottobre 2025 19:30
Rinnovo CCNL scuola, Cisl: 'Chiudere presto trattativa per negoziato 2025/27' - Ivana Barbacci
Ivana Barbacci
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Prosegue la trattativa per il rinnovo CCNL scuola 2022/24. La Cisl, guidata da Ivana Barbacci, chiede un'accelerazione per chiudere la parte economica e iniziare subito la discussione per il triennio 2025-27. Sul tavolo ci sono aumenti salariali cruciali per docenti e personale ATA. L'obiettivo è evitare ulteriori rinvii e riconoscere la professionalità del settore.

La posizione della Cisl e l'urgenza della chiusura

La segretaria generale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci, ha sottolineato la necessità impellente di concludere la trattativa contrattuale per il triennio 2022-2024. L'obiettivo dichiarato è definire la parte economica rimanente per poter avviare senza indugi il negoziato per il triennio successivo 2025-2027. Barbacci evidenzia come un ulteriore rinvio non porterebbe alcun vantaggio alla categoria. La leader sindacale invita tutte le parti coinvolte a uno sforzo congiunto e responsabile, abbandonando "demagogie inutili". Al centro dell'azione sindacale vi è il "vero interesse delle lavoratrici e dei lavoratori". Essi attendono da tempo il riconoscimento della loro professionalità e gli adeguamenti salariali spettanti.

Il quadro economico del rinnovo CCNL scuola 2022/24

Il rinnovo CCNL scuola assume una rilevanza strategica, poiché interessa una vasta platea di 3,2 milioni di dipendenti della pubblica amministrazione. Questa platea include non solo il personale della scuola, ma anche i settori dell'università e della ricerca. Il contratto 2022-2024 prevede un incremento complessivo del 6% rispetto alle retribuzioni attuali. Le stime indicano aumenti medi mensili lordi che variano tra 105 e 177 euro per docenti e personale ATA. Sebbene una parte significativa di queste risorse sia già stata erogata tramite l'indennità di vacanza contrattuale, resta da negoziare quasi la metà degli stanziamenti. Si stima che il personale riceverà arretrati medi di 1.450 euro lordi entro dicembre 2025, oltre a un bonus una tantum di 142 euro lordi alla firma.

Prospettive negoziali e il nodo del 2025/27

L'incontro previsto il 31 ottobre all'Aran è un passaggio cruciale per sbloccare la situazione. La firma definitiva del CCNL 2022-2024 è considerata propedeutica per le trattative 2025-2027. Queste ultime potrebbero portare un incremento stipendiale complessivo stimato tra 330 e 350 euro lordi medi mensili. Barbacci ha riconosciuto che l'accordo attuale non risolve la questione salariale storica, ma lo definisce "un altro passo in avanti". La segretaria ha inoltre tenuto a precisare la netta separazione tra azione sindacale e consenso politico. La negoziazione resta complessa, anche a causa di aspetti non ancora definiti del contratto precedente e dei ritardi nei settori di Ricerca e Università (AFAM), dove mancano progressi significativi.

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