Rinnovo contratto scuola, Barbacci (CISL): 'Firmata l'intesa 2022/24'

Il rinnovo contratto scuola porta aumenti e arretrati. Barbacci (CISL): "Scelta di responsabilità". Si apre ora la trattativa 2025-2027.

05 novembre 2025 19:15
Rinnovo contratto scuola, Barbacci (CISL): 'Firmata l'intesa 2022/24' - Ivana Barbacci
Ivana Barbacci
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Firmata all'Aran l'intesa per il rinnovo contratto scuola 2022-2024. L'accordo, siglato dai principali sindacati (FSUR CISL, UIL, SNALS, GILDA, ANIEF), arriva dopo la scadenza del triennio. Permette il pagamento del saldo degli incrementi retributivi e degli arretrati spettanti. La trattativa sulla parte normativa proseguirà con il negoziato per il nuovo triennio 2025-2027.

L'impatto economico dell'accordo 2022-2024

L'accordo sul rinnovo contrattuale 2022-2024 per il comparto Istruzione e Ricerca, siglato presso l'Aran, sblocca finalmente le risorse economiche attese dal personale. La firma, giunta quasi un anno oltre la scadenza naturale del triennio, ha un impatto diretto sulle buste paga. L'intesa consente infatti di avviare le procedure per il pagamento del saldo degli incrementi retributivi già maturati. A questi si aggiungono gli arretrati dei mesi precedenti, calcolati sulla base delle nuove tabelle salariali. Secondo le previsioni, l'erogazione di queste somme, che per molti rappresentano una sorta di "seconda tredicesima", dovrebbe concretizzarsi a partire da gennaio 2026. Questo accordo definisce con precisione l'ammontare degli aumenti destinati al personale della scuola, dell'università, degli enti di ricerca e delle istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (Afam), chiudendo la partita economica del triennio trascorso.

Rinnovo contratto scuola: la posizione della CISL

La segretaria generale della CISL Scuola, Ivana Barbacci, ha commentato positivamente la chiusura dell'accordo, definendolo "una scelta giusta, fatta al momento giusto". Secondo la sindacalista, non era più produttivo posticipare la firma di un contratto già scaduto. Il contesto negoziale, infatti, non presentava più margini realistici per ottenere condizioni migliorative rispetto a quelle raggiunte. Barbacci ha sottolineato che si tratta di una "decisione utile" per i lavoratori, che ora vedono concretizzarsi gli aumenti economici. Questa firma, inoltre, assume un valore strategico: permette di accelerare l'avvio del rinnovo 2025-2027. L'obiettivo prioritario, ribadito dalla leader sindacale, è "riallineare i tempi contrattuali", un fattore cruciale per proteggere il potere d’acquisto delle retribuzioni dall'erosione dell'inflazione e per assicurare stabilità alla contrattazione collettiva.

Le prospettive per il triennio 2025-2027

L'intesa raggiunta non si limita a chiudere il passato, ma pone basi precise per il futuro. Parallelamente alla chiusura economica del 2022-2024, la trattativa sulla parte normativa proseguirà e si integrerà con l'apertura del negoziato per il nuovo triennio 2025-2027. Una dichiarazione congiunta allegata all'accordo impegna le parti ad avviare i lavori entro i termini di vigenza contrattuale. L'obiettivo, condiviso anche dal Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, è rinnovare tutti i contratti pubblici entro il 2026, evitando i ritardi strutturali del passato. Un successo specifico ottenuto dalla CISL Scuola riguarda la gestione dei fondi accessori. Il testo finale ha recepito la proposta di destinare i circa 100 milioni di euro (Legge 207/2024) direttamente alla Retribuzione Professionale Docenti (RPD) e al Compenso Individuale Accessorio (CIA), valorizzando così il trattamento accessorio di docenti e personale ATA.

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