Tagli scuola (spending review): 141 milioni dalla Legge di Bilancio
La manovra 2026 prevede nuovi tagli scuola e riduzioni ai ministeri. Ecco i dettagli del contenimento della spesa pubblica per il triennio.


La prossima Legge di Bilancio si finanzia anche tramite riduzioni ai ministeri. È previsto un contenimento della spesa pubblica per 7,15 miliardi nel triennio 2026-2028. Tra i settori colpiti figurano i tagli scuola, con una riduzione di 141 milioni di euro destinati al Ministero dell’Istruzione. Questa manovra rientra in un piano più ampio di risparmi triennali.
Il piano di risparmi nel triennio 2026-2028
La prossima Legge di Bilancio delinea un percorso di contenimento della spesa pubblica che si basa in modo significativo sulla riduzione delle dotazioni finanziarie destinate ai ministeri. Si tratta di un intervento strutturale volto a reperire le coperture necessarie per la manovra. Questo piano di revisione della spesa (spending review) è stato concepito con un orizzonte triennale, coprendo il periodo che va dal 2026 al 2028. L'obiettivo quantitativo è ambizioso: generare risparmi cumulati pari a 7,15 miliardi di euro entro la fine del triennio. Questa strategia mira a stabilizzare i conti pubblici attraverso una gestione più rigorosa delle uscite correnti. Le dotazioni ministeriali rappresentano, in questo contesto, una delle leve principali su cui il governo intende agire per ottimizzare l'allocazione delle risorse statali, cercando efficienza.
Tagli scuola e gli altri ministeri coinvolti
Entrando nel merito delle singole voci di spesa, le tabelle allegate al documento di bilancio offrono un quadro dettagliato dei dicasteri maggiormente interessati dalle riduzioni. Il Ministero dell’Istruzione è tra i settori coinvolti, dovendo affrontare una riduzione di 141 milioni di euro. Questi tagli scuola impatteranno sulla programmazione e sulle risorse a disposizione del sistema educativo nazionale. Tuttavia, l'istruzione non è l'unico comparto chiamato a contribuire. Il ministero che subirà il taglio più consistente nel solo 2026 è quello delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), con una riduzione prevista superiore ai 520 milioni di euro. A seguire, si posizionano altri dicasteri chiave come il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che contribuiranno anch'essi al piano di risparmi.
La distribuzione temporale delle riduzioni
Il piano di contenimento della spesa pubblica da 7,15 miliardi di euro non sarà implementato in un'unica soluzione, ma seguirà una scansione temporale precisa e progressiva nel corso del triennio. La strategia prevede un incremento graduale dei risparmi. Secondo quanto riportato nelle tabelle della manovra, il primo anno di applicazione, il 2026, vedrà un taglio di 2,2 miliardi di euro. L'anno successivo, il 2027, la riduzione si attesterà a 2,15 miliardi di euro, in linea con l'anno precedente. L'intervento più incisivo è tuttavia programmato per il 2028, anno in cui il contenimento della spesa dovrà raggiungere la cifra di 2,8 miliardi di euro. Questa progressione temporale indica una volontà di rendere i tagli strutturali, aumentando l'efficienza della macchina statale nel medio termine.

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